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IRREGOLARITÀ QUESITI CONCORSO MINISTERO DELLA GIUSTIZIA: RICORSO

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IRREGOLARITÀ NEI QUESITI DEL CONCORSO PER 2.970 POSTI AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA: POSSIBILI PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ E TUTELA DEI CANDIDATI – RICORSO.

Numerosi candidati che hanno partecipato al concorso pubblico per 2.970 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato presso il Ministero della Giustizia (370 Funzionari UNEP e
2.600 Assistenti giudiziari) hanno segnalato criticità rilevanti nella predisposizione dei quesiti della prova scritta.

ricorso ministero giustizia

In particolare, molti dei 40 quesiti da svolgere contenevano domande ambigue o poco chiare, con risposte potenzialmente plurime o non univoche ed errori di formulazione o incoerenze tra le tracce e i programmi indicati nel bando.

Tali anomalie possono configurare una violazione dei principi fondamentali che regolano l’accesso al pubblico impiego e, in particolare, dell’art. 97 della Costituzione, nonché del principio di
trasparenza e di meritocrazia che deve governare l’attività della Pubblica Amministrazione, ai sensi del D. Lgs. n. 165/2001, del D.P.R. n. 487/1994 e della legge n. 241/1990.
In base a tali disposizioni, la presenza di quesiti ambigui o errati può comportare la necessità di revisione o annullamento delle prove viziate, nonché la tutela giurisdizionale dei candidati che ne
abbiano subito pregiudizio.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di garantire:

  • la corretta applicazione delle norme in materia di concorsi pubblici;
  • la parità di trattamento tra tutti i concorrenti;
  •  la tutela del principio di merito e della trasparenza amministrativa.

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