“Il recente Concorso PNRR n. 3 del Ministero dell’Istruzione e del Merito presenta gravi criticità: il bando, così come formulato, esclude ingiustamente numerose categorie di aspiranti docenti, creando una palese disparità di trattamento tra candidati con gli stessi titoli di studio e requisiti professionali.
In particolare, risultano ingiustificatamente esclusi da tale procedura concorsuale:
- i docenti che conseguiranno l’abilitazione all’insegnamento entro il 31 gennaio 2026, ma sono formalmente iscritti all’anno accademico 2025/2026;
- i docenti specializzandi sul sostegno (X ciclo) che conseguiranno il titolo di specializzazione dopo il 31 gennaio 2026;
- i laureandi in Scienze della Formazione Primaria che conseguiranno l’abilitazione entro gennaio 2026;
- i docenti che hanno maturato il servizio richiesto presso scuole paritarie.
Si tratta di esclusioni prive di fondamento logico e giuridico, che penalizzano migliaia di professionisti della scuola e rischiano di compromettere i principi di equità e pari opportunità alla base della selezione pubblica.”
I motivi del ricorso potrebbero essere:
- Violazione degli artt. 3 e 97 della Costituzione – Eccesso di potere per disparità di trattamento, irragionevolezza e contraddittorietà
- Violazione del principio di ragionevolezza e di buon andamento (artt. 3 e 97 Cost.):
- Violazione del Principio del Legittimo Affidamento
- Eccesso di Potere per Travisamento dei Fatti e Illogicità Manifesta nella Gestione dell’Ammissione con Riserva.