In questi mesi diversi cittadini italiani e stranieri in possesso di una qualifica professionale sanitaria conseguita all’estero (es. Medico, Odontoiatra, Infermiere, Fisioterapista, Igienista Dentale o Operatore Sanitario) hanno presentato la relativa domanda di riconoscimento in Italia presso il Ministero della Salute.
Tuttavia gli stessi non hanno ancora ottenuto il riconoscimento di tale qualifica professionale da parte dell’Amministrazione.
In particolare il Ministero della Salute, in diversi casi, non ha emesso un provvedimento espresso nel termine di 4 mesi dal deposito della relativa domanda, in evidente violazione dell’art. 16 del D.Lgs. 206/2007.
In altri casi il Ministero della Salute ha negato tale riconoscimento, trasmettendo all’aspirante un provvedimento di rigetto, oppure ha subordinato tale riconoscimento in Italia al superamento di misure compensative particolarmente gravose.
In proposito si sottolinea che il TAR del Lazio ha recentemente emesso diverse sentenze con le quali ha ribadito l’illegittimità del silenzio inadempimento “formatosi a seguito del mancato rispetto dell’obbligo dell’Amministrazione resistente di ultimare il procedimento, entro il termine di quattro mesi fissato dall’art. 16, comma 6, del D.lgs. n. 206/2007”.
Lo Studio Legale Naso & Partner’S avvia pertanto le adesioni ai seguenti ricorsi individuali che verranno presentati presso il TAR del Lazio al fine di ottenere l’auspicato riconoscimento della qualifica professionale sanitaria conseguita all’estero:
1) Ricorso al TAR Lazio avverso il silenzio del Ministero della Salute sulla domanda di riconoscimento;
2) Ricorso al TAR Lazio avverso il provvedimento di rigetto della domanda di riconoscimento emesso dal Ministero della Salute;
3) Ricorso al TAR Lazio avverso le misure compensative richieste dal Ministero della Salute.
Per informazioni ed adesioni ai ricorsi è possibile inviare una mail a: segreteriastudiolegalenaso@gmail.com
