Il diritto del lavoro si occupa di disciplinare tutte le materie attinenti al rapporto di lavoro inteso in senso ampio. Quindi spazia dalla regolamentazione delle relazioni tra datore di lavoro e lavoratore a quella delle relazioni sindacali (oggetto propriamente del diritto sindacale) a quella attinente alle assicurazioni sociali e previdenziali (di cui si occupa il diritto della previdenza e della sicurezza sociale)
Si tratta di una delle branche del diritto che più direttamente risente dell’influenza della situazione politica generale, occorrendo tradurre in norme e concetti legislativi le concezioni ideologiche o statalistiche del sistema di riferimento.
In Italia, negli anni 1970 fu sviluppato, principalmente ad opera di alcuni giuristi come Gino Giugni, lo Statuto dei lavoratori, contenuto nella legge 20 maggio 1970, n. 300.
Nel 1993 ebbe avvio l’imponente fenomeno (dal punto di vista giuridico) della privatizzazione del diritto del lavoro pubblico in Italia.
La liberalizzazione del mercato del lavoro risale invece all’anno 2003, e precisamente alla legge 14 febbraio 2003, n. 30 (legge nota e conosciuta dal grande pubblico come legge Biagi, dal nome del giurista che si dedicò alla scrittura della stessa, il Prof. Marco Biagi). Anche questa riforma, completata dal D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, si può paragonare per portata e svolta a quelle del 1970 e del 1993.