RICONOSCIUTA DAL T.A.R. DEL LAZIO -ROMA LA MANCATA ESECUZIONE DELLA SENTENZA SUL BONUS DOCENTE.
DISPOSTA L’ASTREINTE.
Il T.A.R. del Lazio – sede di Roma, Sezione III Bis, con la sentenza n. 17802/2025, ha accolto
il ricorso per ottemperanza patrocinato dall’Avv. Domenico Naso nell’interesse di un dipendente
del Ministero dell’Istruzione e del Merito, riconoscendo l’inadempimento dell’Amministrazione in
fase di esecuzione della sentenza che aveva dichiarato il diritto del ricorrente ad ottenere la cd. carta
elettronica del docente di cui all’art. 1 L. 107/2015.
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Il T.A.R. Lazio ha accertato la mancata esecuzione della sentenza passata in giudicato,
rilevando l’inerzia dell’Amministrazione nel dare piena attuazione a quanto disposto in favore del
lavoratore.
A conferma della gravità del prolungato inadempimento, il Collegio ha disposto
l’applicazione della misura coercitiva dell’astreinte, quale penalità di mora consistente nel
pagamento di una somma di denaro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione della sentenza, fino al
completo adempimento.
Si tratta di una importante affermazione del principio di effettività della tutela giurisdizionale
da parte del T.A.R. Lazio – Roma, il quale ha rilevato che “…L’attività richiesta
all’Amministrazione dalla pronunzia di cui viene domandata l’ottemperanza e sopra richiamata
sommariamente non appare essere stata svolta e non emergono negli atti di causa elementi di
qualsiasi genere che dimostrino il contrario o sopravvenienze che consentano di valutare eventuali
elementi ostativi…”.
Tale circostanza, aggravata dalla mancanza di chiarimenti offerti dall’Amministrazione, ha
determinato il Collegio a riconoscere la misura della c.d. penalità di mora di cui all’art. 114, comma
4 lett. e), avente una finalità sanzionatoria nei confronti dell’inadempiente Ministero dell’Istruzione
e del Merito.