Le notizie che si sono rincorse in queste ore, in relazione alle decisioni assunte dal Tar Lazio di Roma e dal Consiglio di Stato, hanno la necessità di una maggiore codificazione a favore di tutti i ricorrenti che stanno attendendo, legittimamente, di conoscere il proprio destino. Di sapere se dovranno o meno sostenere le prove di esame, presso quale sede e in quale data.
Pertanto, cercando di essere il più schematico possibile si vuole offrire un contributo utile a tutti i ricorrenti per comprendere meglio l’attuale situazione e le possibilità concrete di partecipazione alla procedura concorsuale.
Va ricordato che i diversi ricorsi presentati avverso il concorso scuola 2016, riguardano attualmente diverse fattispecie di ricorrenti, a mero titolo esemplificativo: i docenti di ruolo esclusi dal concorso, gli insegnati tecnico pratici, i docenti laureati privi di abilitazione etc.
Il Tar lazio di Roma, sezione 3 bis, dopo un primo orientamento completamente negativo contraddistinto da diverse ordinanze cautelari di rigetto e una sentenza breve anch’essa di rigetto, ha parzialmente modificato il proprio orientamento, accogliendo la domanda cautelare di partecipazione con riserva al concorso a favore di due categorie di ricorrenti, e nello specifico: i docenti già di ruolo, rinviando per altro gli atti alla Corte Costituzionale, e gli insegnati tecnico pratici.
Nella giornata di ieri, Il Consiglio di Stato, chiamato a decidere sulla sentenza breve emessa dal Tar Lazio e sulle prime Ordinanze negative sempre del Tar Lazio, ha depositato due Ordinanze cautelari di ammissione con riserva alle prove concorsuali di due ulteriori categorie di ricorrenti, e nello specifico: 1) i docenti diplomati magistrali con indirizzo sperimentale linguistico “Brocca”, nonché il caso di un docente laureato dopo il 2001, privo di abilitazione.
Pertanto, a oggi, 4 diverse categorie di aspiranti docenti esclusi dalla procedura concorsuale avrebbero la possibilità di partecipare, se pur con riserva, alle prove del concorso.
Invero, va evidenziato che attualmente i ricorsi discussi e decisi con Ordinanza cautelare favorevole, sia per quanto concerne i procedimenti innanzi al Tar Lazio di Roma, sia innanzi al Consiglio di Stato riguardano, ad oggi, unicamente pochi ricorrenti, trattandosi di ricorsi singoli o di ricorsi proposti da due o tre ricorrenti.
In altri termini, attualmente il numero dei ricorrenti in possesso di una Ordinanza cautelare di ammissione con riserva alle prove del concorso, è di circa una decina.
Escludendo il decreto emesso dal Tar di Trento per i ricorrenti della provincia autonoma di Trento e Bolzano a Statuto speciale.
Le prossime udienze nelle quali verranno trattati e discussi anche tutti gli altri ricorsi collettivi sono fissate, per le udienze in Camera di Consiglio, per la data del 5 maggio 2016 e per il 19 maggio 2016 innanzi al Tar Lazio di Roma.
Nella prima data verranno trattati un numero minore di ricorsi, mentre nella data del 19 maggio verranno trattati la maggior parte dei ricorsi collettivi presentati per tutte le diverse tipologie di ricorrenti esclusi dalle prove concorsuali.
Il TAR lazio di Roma sez. 3 bis, ha assunto la decisione di non concedere alcun decreto monocratico cautelare di ammissione con riserva alle prove concorsuali rinviando ogni decisione nelle udienze del 5 maggio e del 19 maggio.
Il Tar, pertanto, anche in considerazione del proprio orientamento favorevole (ITP e docenti di Ruolo), nonché in considerazione di quanto già indicato dal Consiglio di Stato, verosimilmente si troverà ad ammettere con riserva centinaia di ricorrenti, tra la data del 5 maggio e la data del 19 maggio 2016.
Tenuto conto che le prove di esame per molti candidati saranno già state espletate, il Tar, oltre ad ammettere con riserva i candidati alle prove concorsuali, dovrà ordinare al MIUR di indicare delle “date suppletive” affinché tutti i ricorrenti ammessi a partecipare alle prove concorsuali possano sostenere le relative prove.
In ogni caso, tenuto conto della complessità della situazione e del numero dei ricorrenti attualmente esclusi, ritengo che non si possa neanche escludere l’ipotesi che il TAR possa decidere, con sentenza, anche di annullare l’intera procedura concorsuale, costringendo il MIUR a ripetere l’intera procedura di concorso.
Non ci resta che attendere le prossime udienze del 5 maggio e del 19 maggio per conoscere la decisione che il Tar Lazio di Roma sez. 3 bis vorrà assumere.
Avv. Domenico Naso