Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’Ordinanza Ministeriale n. 88 del 16 maggio 2024. L’Ordinanza disciplina le procedure di aggiornamento delle graduatorie provinciali e di istituto, come previsto dall’articolo 4, commi 6-bis e 6-ter, della legge 3 maggio 1999, n. 124.
In particolare l’art. 12 comma 4 dell’O.M. 88/2024 ha previsto le modalità di conferimento delle supplenze annuali e sino al termine delle attività didattiche.
Il Ministero dell’Istruzione, riprendendo le precedenti disposizioni contenute nell’O.M. 60/2020 e l’O.M. 112/2022, ha affidato ad un algoritmo la gestione del conferimento degli incarichi di supplenza.
Secondo la previsione dell’art. 12 comma 4, viene considerato rinunciatario non solo chi non ha presentato domanda o ha rinunciato effettivamente alla sede che gli era stata assegnata, ma anche quel docente che semplicemente non ha ottenuto le sedi richieste.
Si ricorda che la sanzione per il “rinunciatario” è decisamente pesante, in quanto non potrà più conseguire contratti da GAE o GPS per quella classe di concorso, nemmeno sulle disponibilità che dovessero sopravvenire in un momento successivo.
La disciplina contenuta nell’art. 12 coma 4 continua a rendere illegittime le procedure di nomine in quanto consente a docenti con punteggio inferiore di essere destinatari di contratti di lavoro rispetto a docenti con punteggio superiore.
Lo Studio Legale Naso & Partners ha sempre contestato l’interpretazione della normativa da parte del Ministero, avviando con successo una campagna giudiziaria a tutela dei docenti precari danneggiati dall’algoritmo ministeriale.
Orami sono innumerevoli le sentenze dei diversi Tribunali che hanno accolto la tesi sostenuta dallo Studio Legale Naso & Partners, condannando il Ministero a riconoscere al docente il risarcimento del danno per il mancato conferimento dell’incarico di supplenza e al riconoscimento del relativo punteggio.
Prevedendo che nel momento in cui successivamente ad una assegnazione si rendano disponibili altri nuovi posti nella stessa classe di concorso, il Ministero deve effettuare una nuova convocazione e, ripercorrendo dall’inizio la graduatoria, deve procedere ad una nuova convocazione ed offrire ed assegnare il posto al docente con maggior punteggio in quella classe di concorso che il docente ha espressamente indicato.
Pertanto, anche per il nuovo a.s. 2024/25 vi saranno numerosi errori nelle procedure di nomina.
Si invitano tutti i docenti che dovessero notare degli errori nel conferimento degli incarichi a tutelare i propri diritti contattando lo Studio Legale Naso & Partners